Il blog della prima Community dei "Milleuristi & (S)Contenti"

02 novembre 2006

Calcoli (renali)

In questi giorni in casa nostra non si discute di altro: da una parte la Finanziaria, dall'altra il nostro progetto di metterci in società insieme. Anche Matteo sembra vittima di un incantesimo: adesso si abbassa perfino a cenare con noi tutte le sere - mai una volta che prepari lui, comunque -, riservando ad amici (e soprattutto amiche) al massimo un cinema e una birra "Ma senza fare troppo tardi...".
La cosa divertente è che finalmente cominciano a tornarmi utili tutti quei pallosissimi rudimenti di economia che mi hanno versato in gola (e in testa) con l'imbuto all'Università. Si tratta, infatti, di calcolare come riuscire a guadagnare a sufficienza per trarre vantaggio dal metterci in proprio piuttosto che andare avanti a co.co.pro. da mille euro al mese, ma non abbastanza per finire dritti nelle grinfie delle nuove tasse da "ceto medio", che a quel punto conviene quasi andare avanti a co.co.pro. da mille euro al mese.
Qua ci vuole davvero della creatività: capire che genere di attività aprire è il primo step (ma ormai siamo orientati sul versante "Agenzia di Comunicazione e Multimedia", non fosse altro che perché è quella dove possiamo far convogliare, completandoci a vicenda, tutte le nostre esperienze di formazione e di lavoro), capire dove trovare i soldi è il secondo (ma i genitori di Matteo avevano ipotizzato di anticiparci la metà della quota, e per l'altra metà potrebbero farci da garanti in banca i miei) e infine capire come guadagnare-ma-non-troppo è il terzo. A pensarci, è assurdo. Ma in fondo siamo in Italia: è assurdo, ma non c'è proprio niente di cui meravigliarsi...
Questo sì che significa incentivare l'intraprendenza e la produttività dei lavoratori! Fatevi sotto: chi ha delle proposte per mettersi in proprio autocastrando di proposito le proprie possibilità di successo ha trovato pane per i suoi denti...
Claudio

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Dopo anni di contratti a tempo determinato, tirocini formativi e svariati co.co.co.pro (sic!), alla veneranda età di 28 anni, anche io ho deciso di mettere la mia grande esperienza a disposizione di me stessa e di mettermi in proprio. Vorrei sfruttare la mia laurea in lettere e la mia lunga esperienza di insegnante privata, maturata con anni di ripetizioni private fatte per arrotondare e per sopravvivere nei periodi di disoccupazione, per farne una carriera. Anche io ne sto valutando la fattibilità e le modalità (per esempio aprendo una partita iva o creando una coperativa o simili). Male che vada tornerò a fare la schiavettia a termine!
Ma se mi va bene.....

11:50

 
Anonymous Anonimo said...

ma che originale l'agenzia di comunicazione... magari a milano, dove non ce ne sono tipo 6 milioni di agguerritissime...

18:46

 
Anonymous Anonimo said...

Scusate ragazzi, penso che potrei essere vostro padre (62 anni), di porcherie ne ho viste tante e capisco il vostro punto di vista; ma prima di prendere qualsiasi decisione andate a leggere questo blog dal titolo "E poi li chiamano evasori". Credo sia una lettura INDISPENSABILE
http://commercialista.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1086982
Vi abbraccio tutti

18:54

 
Anonymous Anonimo said...

Ciao a tutti, volevo dire a "pollodimare" che forse ha ragione a criticare le politiche fiscali di questo governo e di quelli che l'hanno preceduto, ma la causa di un'imposizione fiscale così opprimente sono l'immensa evasione dei grossi gruppi industriali, e la sterminata evasione fiscale di alcune categorie di liberi professionisti come lui.
I professionisti della sua età si sono rimpinguati di soldi durante la crescita economica dei decenni scorsi, scaricando il costo dei servizi sulla collettività fatta di lavoratori dipendenti, ed ora vogliono giustificare l'evasione fiscale, divenuta sistema, come unico modo di sopravvivenza.
No!No!No!No!
Avete fatto cassa per decenni! Se lo stato delle cose é questo é colpa di chi ha cumulato patrimoni più o meno pinguei, facendosi beffa delle leggi fiscali e generando l'attuale stato delle cose.
Caro 62-enne, se l'Italia in cui vivo ora é fatta di evasione e corruzione, é colpa VOSTRA e non mi sento di assolvervi. Quando Voi avete fatto casa, comprato la berlina nuova, vi siete sposati IO non c'ero o non ero produttivo. Ora questo diritto a me non é concesso.
Non ci sono assoluzioni.

11:22

 

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