Il blog della prima Community dei "Milleuristi & (S)Contenti"

11 gennaio 2008

Vendere, vendere, vendere ancora...

Per continuare il discorso inaugurato da Rossella qualche giorno fa riguardo le sedicenti "migliaia di offerte di lavoro" presenti sui settimanali di annunci economici e sui siti di recruiting online, proprio oggi mi è venuta da fare un'altra congettura riguardo a questi fantomatici conti che, alla fine, non tornano mai...
La congettura è questa. La maggior parte delle posizioni più (per così dire) "qualificate", attualmente, riguarda impieghi da venditori: rappresentanti, sales account, promotori finanziari, promotori assicurativi, consulenti etc. Basta dare un'occhiata in giro, e di richieste di venditori, in effetti, ce ne sono veramente a centinaia e in ogni settore produttivo.
Ma è qui che sta il paradosso: se tutti i settori della nostra economia sono "in crisi" (prova ne siano tutti i tagli di personale che qualsiasi azienda ha operato negli ultimi anni) e la produttività è calata letteralmente a picco, che cacchio c'è da vendere?!?

Anche in questo caso: dove sta la gabola? Qual è la fregatura?
Nella casa discografica dove sto lavorando io - a proposito: sempre in co.co.pro., sempre come ufficio stampa junior e sempre con rinnovi di 6 mesi in 6 mesi - hanno tagliato i contratti a 17 artisti, ma in compenso stanno cercando 3 nuovi consulenti per l'area marketing con almeno 5 anni di esperienza di product management ciascuno...
Ecco, non mi è molto chiaro questo passaggio: se diminuisce il materiale da vendere, com'è possibile che aumentino i venditori?
Se qualcuno gentilmente me lo spiega, lo ringrazio in anticipo...

Matteo

16 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Alcune riflessioni:

A) un venditore, o commerciale costa poco ad un'azienda. Molti vengono pagati solo a provvigioni: se il venditore guadagna, bene per l'azienda, se non vende non guadagna nulla e si elimina da solo!
(il motivo del forte turn-over di queste posizioni, dipende dal fatto che in Italia ormai si vende poco in tutti i settori)

B) le aziende non amano i super-venditori che sono molto più bravi della media degli altri venditori: guadagnato troppe provvigioni, meglio tanti mediocri venditori!

19:50

 
Anonymous Anonimo said...

I commerciali sono quelli che portano alle aziende nuovi clienti e quindi soldi.
I soldi sono il sangue dell'azienda senza questi in circolo l'azienda muore.
Trovato il cliente ed i soldi poi viene tutto il resto compreso il lavoro vero è proprio.

20:41

 
Blogger Alligatore said...

Forse è banale dirlo, forse è un discorso trito e ritrito, ma il succo è, credo, questo: la forbice tra chi ha e chi non ha è sempre più larga. Chi ha ne ha così tanti che può permettersi di comprare anche per chi non ha. Ecco perché ci sono molti venditori. Lapalisse?

00:00

 
Anonymous Anonimo said...

Quindi dobbiamo concentrarci sul commercio di beni di lusso in maniera da togliere soldi a chi ne ha troppi per darli a chi ne ha ancora di più!
La sfiga è per la gente comune che anche se guadagna fra i mille e duemila euro può solo andare a vivere sotto i ponti o non mangiare per pagarsi l'affitto o il mutuo!

14:45

 
Anonymous Anonimo said...

eh lo so..eccome se lo so...e pensare che io odio vendere!!! OOOdioooooooo ( come diceva il puffo quattrocchi )!
Però per necessità mi ci sono trovata e...ero pure brava!
Sono rimasta scioccata ma quello che facevo mi faceva letteralmente vomitare....aaaaaaarrrrrrrghhhhhhh

14:50

 
Anonymous Anonimo said...

molti siamo e saremo soffocati dal vomito in Italia! Quando in un paese si perde il lume della ragione e del rispetto per il prossimo.... sono, e saranno, dolori!

21:58

 
Anonymous Anonimo said...

Quanto siete banali!!
Ma ancora non avete capito che siete tutti venditori?
Ognuno di noi, da quando si sveglia, non fa altro che vendere!
In primis se stesso!!!

Firmato
Un venditore contento di esserlo e che guadagna tanto alla faccia di chi gli viene da vomitare!!!

22:28

 
Anonymous Anonimo said...

In effetti è un po' paradossale. Evidentemente, o la situazione economica in Italia non è poi così male (almeno per certi beni: leggevo tempo fa che molte famiglie si indebitano pur di acquistare beni di moda)oppure, come ha già detto qualcuno, sopravvive un angolo di ricconi che con i loro acquisti bilanciano le perdite dei mercati "minori".

Assumere un venditore "a termine", pagato a provvigione, costa poco alle ditte, che spesso ricorrono a studenti universitari (il ricambio è continuo e costante).

Infine rispondo all'arrogantello che in un commento si autocelebra per i suoi guadagni alla faccia di chi non ama fare il piazzista. Purtroppo non tutti hanno l'ardire di intortare il prossimo per ricavarne denaro, molti preferisono infatti impegnarsi veramente in professioni più serie e stimolanti.
E chi ha detto che siamo tutti venditori? Ognuno vende sé stesso? Mah...

11:57

 
Anonymous Anonimo said...

Mi sa che hanno ragione quando dicono che siete la generazione dei bamboccioni!
Io è da dieci anni che svolgo il lavoro di venditore con professionalità.Ma che credete, che per fare questo lavoro le aziende prendano il primo che passa? Forse qualcuno si confonde con il venditore porta a porta delle enciclopedie di una volta!!!
Caro snatcher, che fai nella vita?
Io ti posso dire che mantengo anche una famiglia dignitosamente e quasi ogni tre mesi l'azienda per cui lavoro mi fa formazione!!!
Andate a lavorare seriamente invece di lamentarvi soltanto!!!!!

17:34

 
Anonymous Anonimo said...

Si io andrei volentieri a lavorare...per quello che ho stuidato e per cui sono portata...purtroppo quello non lo richiede nessuno e sono costretta a fare lavori che non solo non mi piacciono ma mi fanno proprio schifo e mi umiliano!
Sono arrogante?
Ebbene si!

18:24

 
Anonymous Anonimo said...

Al mitico Venditore che ci considera bamboccioni! Vivo in mezzo ai commerciali da 5 anni e ti dico che ohe la aziende, anche grandi, serie e rinomate e multinazionali, stanno mettendo alla porta i migliori Venditori perchè costano troppo!
Meglio tanti venditori nella media che pochi sopra la media!
Pertanto anche tu, a breve, sarai in mezzo alla strada!

20:33

 
Anonymous Anonimo said...

A questo punto, visto il vostro ottimismo, ho una soluzione:
che ne dite di un bel suicidio di gruppo?
Tanto la vostra depressione a quello vi porterà prima o poi...

21:32

 
Anonymous Anonimo said...

Il problema non è se sono più belli i commerciali o le altre figure professionali.
Il problema è che le aziende volenti o nolenti non investono più in produzioni di qualità hanno tutte bisogno di guadagni immediati per sopravvivere.
Il bello è che il mercato italiano stesso e la politica ignorante a far si che l'ottica dell'impresa sia così precaria.
Sento belle chiacchiere di politici che vorrebbero le nostre imprese a competere all'estero!
La verità e che invece rischiamo che sarà l'Italia a diventare terra di conquista delle imprese straniere a discapito delle nostre.

19:35

 
Anonymous Anonimo said...

Ma nessuna Impresa straniera gestita da sani di mente investirebbe in Italia!
E' una follia pura!
Neppure le bustarelle possono ormai velocizzare la burocrazia per aprire un' impresa!

20:57

 
Anonymous Anonimo said...

Intrigante discussione, diciamo sul serio.

Forse c'è però mancanza di visione d'assieme di tutta la questione, sia da parte dell'arrogante venditore, che da parte della generazione 1000 euro.

Vi diamo una chiave di lettura:
Il mondo sta cambiando, e vendere è fondamentale.
Non si vende solo in italia, ma si vende anche all'estero.
In italia ciò che fa notizie sono tutte le visioni depressive del lavoro - per intenderci, quelle di coloro che chiamano i lavoratori "flessibili" con un termine contrario alla natura, "precari" - , tutto quel dire che tutto va male, niente funziona, non c'è questo e non c'è quello.

Capitiamo per la prima volta nel vostro blog, e ci rendiamo conto leggendolo del male che possa fare alle persone.

Per carità, non siamo vicini al lavoratore che si inventava maniere arroganti di dire la sua.

Però crediamo che stare a piangere, lamentarsi, cercare di fare inchieste strambe alla ricerca dello scoop - che poi scoop non è - , dare visioni false del mondo del lavoro faccia male alle persone.

Questo è quello contro noi combattiamo, una visione perdente della vita quale ci sembra voi propugnate - ma attenzione, speriamo presto di essere smentiti da un vostro maggiore ottimismo o da una risalita della vostra positività.

Non scordate mai che per un lavoratore flessibile scontento, ce ne è almeno un'altro che invece è soddisfatto proprio perchè la flessibilità gli permette di vivere la vita come vuole, e di continuare a credere di poter realizzare i propri sogni.

Noi ne conosciamo molti, e sono dei vincenti ... non ci sentiremmo di dire lo stesso di chi la vede in maniera depressiva come qui si palesa.

Speriamo tutti che il mondo cambi e migliori, ma la vostra azione non da contributi sensibili e positivi, anzi.

:-)

Un abbraccio.

16:18

 
Anonymous Anonimo said...

Io credo che la ragione stia nel mezzo e che siano tanto legittimi i venditori quanto coloro che la vendita la odiano. Premetto che ho una breve - seppur significativa - esperienza di vendita nel campo immobiliare. Da un lato ci sono aziende poco serie, che rastrellano pseudo-venditori - cioè neodiplomati o neolaureati - sul mercato del lavoro, e che appunto rendono questi venditori neoassunti dei venditori fasulli in quanto non li formano adeguatamente con corsi teorici e pratici intensi e mirati, proprio come fanno le aziende statunitensi; cosa, questa, che comporterebbe un esborso di valuta iniziale di una certa entità. Tuttavia, una simile politica aziendale si profilerebbe come seria e lungimirante, giacché formerebbe competenze specifiche anche nel campo commerciale che poi andrebbero a coprire ampiamente quell'esborso iniziale. Inoltre, con tali presupposti la selezione iniziale dei candidati dovrebbe essere più rigida. Ma generalmente l'italiano è scaltro, infido, superficiale e facilone, e simili questioni l'annoiano. D'altro canto esistono anche coloro che per la sfera del commercio non sono affatto portati e che perciò rivendicano giustamente posti di lavoro alternativi, dove magari si guadagna sensibilmente meno, ma che risultano conformi alla loro personalità. Perciò io dico che il venditore soddisfatto e un pò arrogante non è da condannare, fa bene a se stesso e all'economia nazionale; ciò nonostante, dato che non tutti hanno le sue stesse predisposizioni e - nel caso la possegga - anche la sua stessa formazione, non tutti possono fare il suo stesso mestiere; ma non per questo essi sono da considerare dei falliti.

12:01

 

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