Arrivano i Buoni
Quanto contano, al di là della retribuzione e dell'inquadramento contrattuale, le condizioni che si creano all'interno di un ambiente di lavoro per riuscire a rendere quantomeno più sopportabile la propria precarietà? Molto, probabilmente. Perché è anche dai rapporti che si instaurano con capi e colleghi che si capisce quanto un'azienda abbia realmente intenzione di investire sul benessere (e quindi sul rendimento e sulla produttività) dei propri dipendenti.
Sul sito Great Place To Work, per esempio, è riportata una graduatoria aggiornata dei 35 migliori - e, dunque, anche più ambìti - ambienti di lavoro in Italia: al primo posto Google, seguito da Coca Cola e Microsoft. Dove il clima pare essere confortevole (non avendo esperienza né diretta né indiretta tocca fidarsi) e dove alla canonica vita da scrivania si affiancano attività e servizi ricreativi per favorire il relax al di fuori dell'orario di ufficio.
Un'ulteriore occasione di confronto e di dibattito su questa tematica arriva da due nuovi Blog, per certi aspetti paralleli benché molto diversi: il primo, La Repubblica Degli Stagisti, si propone di compilare un elenco di tutte le aziende in cui agli stagisti viene elargito uno stipendio adeguato, comunemente definito "Rimborso spese"; il secondo, L'Officina Dei Talenti, è più orientato ad un'analisi "motivazionale" degli ambienti di lavoro ad alto profilo e delle associate componenti emotive in gioco.
In entrambi i casi, naturalmente, è possibile partecipare alla discussione attraverso commenti, contributi, segnalazioni e quant'altro, che possono sempre tornare utili sia a se stessi che a tutti gli altri per testimoniare che, in effetti, anche in un momento come questo - in cui è quasi impossibile non rassegnarsi al peggio - gli esempi positivi esistono e vanno evidenziati almeno quanto quelli negativi...