Il blog della prima Community dei "Milleuristi & (S)Contenti"

25 febbraio 2009

I 100 volti del mondo del lavoro

Nelle ultime settimane mi è capitato spesso di sentire (e di fare a mia volta) ragionamenti ben poco ottimistici a proposito dello scenario attuale e futuro, in particolar modo dal punto di vista professionale. Centinaia di migliaia di precari hanno già perso - o sanno/temono di perdere - il loro posto, molti impiegati col posto fisso (l'"invidiatissimo posto fisso") si sono visti ridurre lo stipendio anche del 20/25%, le dinamiche aziendali sono improvvisamente impazzite e quando si esce dall'ufficio alle 18:00 non si sa che condizione si troverà l'indomani mattina alle 09:00... E le previsioni di economisti, sociologi ed esperti invitano a non nutrire speranze di miglioramento almeno fino a tutto il 2009 (e siamo appena a fine febbraio).

Quindi? Cosa facciamo? Ci sediamo su un divano con un fazzoletto in mano rassegnandoci all'ineluttabile? Ci fiondiamo ai prossimi casting di Amici o X-Factor o Grande Fratello perché al momento sembrano gli unici trampolini di lancio verso il successo (o verso 300mila euro senza quasi muovere un dito)? Ci votiamo a Padre Pio sperando che ci faccia la grazia di conservare lavoro e dignità?
Più pragmaticamente, facciamo quelli che conoscono lo stato delle cose e, anche in una situazione di crisi, sanno dove rivolgere lo sguardo per continuare a cercare un'opportunità di carriera. Perché se alcune professioni segnano il passo e vengono travolte o superate, ce ne sono altre che - spesso frutto dell'intraprendenza, della creatività - stanno emergendo ma nessuno le conosce perché non se ne parla. Sono 100, le più nuove e le più richieste in tutti i settori, e sono contenute in Jobbing, la guida per costruire, inventare o reinventare il proprio percorso di lavoro. Non una panacea a "tutti i mali del mondo", ma uno stimolo a prendere in mano la situazione e guardarsi intorno con più razionalità e consapevolezza per trovare nuovi sbocchi, magari imprevisti o impensati.


4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Facciamo proposte concrete e non chiacchiere. La mia è questa: la settimana del consumo precario. obiettivo: evidenziare quanto incide sull’economia se i precari e i loro famigliari e amici smettono di spendere, soprattutto in tempi di crisi. come fare: la prima settimana di ogni mese (o quando preferite, basta che sia in contemporanea in tutta Italia) astenersi tutti insieme (precari, parenti e amici veri dei precari) dall’effettuare acquisti, se non strettamente necessari (es. cambiare cellulare, parrucchiere, cinema, cene o quello che vi pare!). vedrete che se togliamo soldi al sistema dovranno per forza prenderci sul serio! se siete d’accordo divulgate il più possibile!!

18:38

 
Anonymous Anonimo said...

E' proprio necessario comprare l'ennesimo libro per quanto interessante? Forse può andar bene per chi va ancora a scuola o chi si mette alla ricerca del lavoro e che magari ha appena 20 anni. Ma per chi si avvicina ai 40 e le ditte lo considerano vecchio che libro si pubblica? E cosa si compra?

15:15

 
Anonymous simon said...

LIbri?
Mah..utili sempre...ma fino a un certo punto.
SE il "sistema" e' fatto in un certo modo...aivoglia a manuali!

15:06

 
Anonymous Anonimo said...

Io mi associo all'iniziativa proposta dall'anonimo sù in alto hihihih
se non fosse che ... ho esteso la politica di cui parla nanche alla seconda, terza, quarta settimana del mese!
Nonostante tutto sono molto ottimista : fortunatamente l'essere umano ha enormi potenzialità e spirito di adattamento!

11:51

 

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